Teatro

ZIO VANJA - 2023

Regia e adattamento: Roberto Valerio

 

Produzione: Associaizone Teatrale Pistoiese con il sostegno del Ministero della Cultura, Regione Toscana

Allestimento: Associaizone Teatrale Pistoiese

Costumi: Lucia Mariani

Luci: Emiliano Pona

Suono: Alessandro Saviozzi

 

CAST:

GIUSEPPE CEDERNA

CATERINA MISASI

PIETRO BONTEMPO

MIMOSA CAMPIRONI

ALBERTO MANCIOPPI

ELISABETTA PICCOLOMINI

MASSIMO GRGO’ 

 

In una tenuta di campagna c’è una tavola apparecchiata per il tè sotto ad un vecchio pioppo. Poco più in là, dondola un’altalena. L’atmosfera tranquilla e serena non rispecchia il tumulto disordinato dei cuori. La vita quotidiana e monotona che Vanja, sua nipote Sonja, l’anziana maman Marija, Telegin e il dottor Astrov, conducono in quella residenza di proprietà del professor Serebrjakov, viene stravolta dall’arrivo dello stesso illustre accademico e dalla sua bellissima seconda moglie Elena…

Questi personaggi non sono eroi o eroine, ma persone semplici che ci raccontano il semplice flusso della vita. Della vita di tutti noi. Ed è per questo che ci sentiamo così vicini ed empatici a queste anime smarrite. Le loro passioni sono le nostre passioni, i loro slanci, le loro delusioni sono le stesse emozioni che accompagnano la nostra vita.

Ogni personaggio insegue un proprio pensiero, una propria ispirazione. Ognuno declama i propri sogni, le proprie sofferenze, che non si incontrano però mai con quelle degli altri personaggi. Parlano a sé stessi. I dialoghi non sono mai un vero scambio, un vero dialogo. I personaggi sembrano intrappolati in soliloqui che denunciano la loro incapacità di comunicare. Ogni personaggio anela al bello, al riscatto, all’amore: tutti però incapaci di agire. Così come in Beckett i due clown Vladimiro ed Estragone attendono Godot, così i personaggi di Čechov attendono, invano anch’essi, la felicità e un futuro migliore. I personaggi vivono in una cappa di noia dalla quale non sembrano intenzionati a fuggire. Vorrebbero fare qualcosa per reagire alla propria insoddisfazione e in alcuni momenti sembrano anche riuscirci, ma poi ritornano al punto di partenza.     

10 Piccoli indiani ... E non rimase nessuno! - 2017/2019

Regia: Ricard Reguant

 

Direzione della fotografia: 

Agenzia Creativa:

Casa di Produzione: Ginevra Produzioni

 

Tournè 2017 – 2019 

 

 

Cast:

CATERINA MISASI (Vera Claytorn)
GIULIA MORGANI (Sig.ra Rogers)
PIERLUIGI CORALLO (Sig. Rogers)
PIETRO BONTEMPO (Cpt. Lombard)
LEONARDO SBRAGIA (Antony Marston)
MATTIA SBRAGIA (Blore)
IVANA MONTI (Emily Brent)
LUCIANO VIRGILIO (Giudice Wargrave)
ALARICO SALAROLI (Generale McKenzie)
CARLO SIMONI (Dott.Armstrong)

 

 

 

Note di regia:

“Questa nuova versione teatrale si adatta ai tempi e all’estetica del momento facendo godere il pubblico nella ricerca dell’enigma preparato dalla Signora Aghata; questi dieci “piccoli indiani” bloccati nell’isola sono vittime o assassini?. Questa è la stessa domanda che la scrittrice pone a se stessa mostrando al pubblico il lato nascosto di una classe borghese e aristocratica mischiati insieme in un’unica arena, rivelando le proprie carenze facendoli confrontare e sbranarsi per la sopravvivenza fino a diventare esseri volgari e ordinari. Sembra quasi una vendetta della stessa Christie verso una classe dirigente nella società inglese in cui la stessa scrittrice vive agiatamente e dalla quale vuole evadere costringendosi a diventare lei stessa la carnefice verso i suoi personaggi”.

10 Piccoli indiani - presentazione video

Il mercato dei folletti

Regia: Pietro Bontempo


Cast:

CATERINA MISASI, ELISABETTA MISASI

Goblin Market, composto nell’aprile del 1859 e pubblicato nel 1862, narra  in un’atmosfera onirica le vicende fantastiche di due sorelle, Laura e Lizze, al mercato dei folletti, rivolgendosi ad un pubblico di bambini – almeno stando a quanto Christina sempre dichiarò nel corso della sua vita. La critica sembra, invece, ormai aver assodato la volontà della poetessa di superare la complessa morale dell’età vittoriana attraverso un’intricata rete di numerosi richiami sessuali all’interno dell’opera. Nel 1867 il vastese Teodorico Pietrocola Rossetti (1826-1883), cugino di Christina, offrì la prima traduzione in italiano di Goblin market, pur confessando di aver avuto più d’una difficoltà nel volgere dall’inglese «alcuni vocaboli».

 Cavalleria Rusticana

Regia: Giampiero Borgia

Luci: Franco Buzzanca

Produzione: Teatro stabile di catania 2011

 

Cast:

CATERINA MISASI

DAVID COCO

GIOVANNI GUARDIANO

CLAUDIA POTENZA

BARBARA GALLO

NELLINA LAGANÀ

LEONARDO MARINO

FABIO COSTANZO

“Cavalleria rusticana” di Giovanni Verga, nella rilettura di Giampiero Borgia intende spiazzare il pubblico meno avvezzo alle riletture ribalde, alle infrazioni dell’iconografia acquisita. E, in parte, vi riesce. Poichè non v’ è dubbio che, trasferita dal campestre verismo verghiano al più propinquo, caotico ghetto suburnano di un quartiere satellite (cloaca dello scempio edilizio), la cupa vicenda d’amore e di morte (messa in moto più dalla giovane Santuzza (Caterina Misasi) che dal fedigrafo,”femminaro” Turiddu (David Coco) ) riscontra una sua rinnovata credibilità, una sua potenziale ragion d’essere.”
Angelo Pizzuto

Cavalleria Rusticana - presentazione video

© 2021 Caterina Misasi – Fabio Iellini – rappresentanza artistica 

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